Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell’olio in piccoli vasi. Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. Ma le sagge risposero: No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene. Ora, mentre quelle andavano per comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici! Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco. Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora.Matteo 25,1-13.
Non sono vergine.
Non sono saggia.
Ho paura del buio.
Sono stanca.
Ma il mio cuore è colmo. Colmo di te.
Sei come olio per la mia lampada.
Il tuo amore accende la mia vita e non si esaurisce mai.
Quando arriverai.
Riconoscerai in me la luce che tu alimenti.
Riconoscerai l’amore che mi ricolma e porta il tuo nome.
Ed entrerò con te nella tua casa che è la mia casa.
Non conosco giorno e ora in cui verrai.
Ma so che ci sei.
Sono colma di te.
E la mia attesa è il mio desiderio.
Non si esaurirà il desiderio perché è il tuo amore che lo alimenta, che lo colma.
Non temo il buio.
Non temo la stanchezza.
Il mio cuore mi dice che ci sei anche se non ti vedo.
Di Don Mauro Leonardi