Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva. Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi». E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii sanato». E subito la sua lebbra scomparve. Poi Gesù gli disse: «Guardati dal dirlo a qualcuno, ma và a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per loro». Mt 8, 1-4
Bastava volerlo.
E sarebbe guarito
Bastava una parola.
E la lebbra sarebbe sparita.
Ma per amare, no.
Non basta.
Ci vuole una carezza.
Ci vuole la pelle.
Anche Dio ha bisogno di toccare per amare.
Gesù mio.
Amore mio.
Questo è il miracolo più bello.
La lebbra va via.
E resta una carezza.
La malattia va via.
E resta l’amore.
Ci sono cose che non è sempre possibile dire.
Non tutto è sempre da vedere.
A volte è necessario il silenzio.
A volte è necessario uno sguardo su quello che non c’è più.
Senza dire altro.
Senza far vedere altro.
Perché l’amore è per tutti, sempre.
Ma non tutti sono pronti.
Ognuno ha i suoi tempi. La sua libertà.
Perché l’amore ha i suoi tempi. L’amore è nella libertà.
Di Don Mauro Leonardi