Vorrei, mio Signore, offrirti oggi qualcosa che ti sia gradito…
Non è facile scoprire cosa potrebbe essere gradito a Dio. Egli stesso dichiara che non gradisce i sacrifici umani e non sa che cosa farsene dei sacrifici materiali. Le cose materiali di cui l’uomo potrebbe vantarsi appartengono tutte a Dio. Dio chiede a tutti la testimonianza dell’amore. Amore totale e forte.
Il Salmo 117 ci ricorda che “forte è il suo amore per noi”. Amore forte è amore di fedeltà estrema e di concretezza vera. Per questo egli ci dice: “Se stai presentando un’offerta sull’altare e lì ti ricordi che un tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia la tua offerta davanti all’altare e va’ prima a riconciliarti col tuo fratello” (Mt 5, 23-24). È questa una legge singolare! Si ha l’impressione che stravolge il concetto di giustizia.
L’offeso deve muovere il primo passo per entrare nella riconciliazione col fratello che ha offeso.Questa è la legge di Dio, Egli, per salvare l’uomo, ha fatto il primo passo verso il peccatore. Si legge che Dio non ha gradito sacrifici ed olocausti da parte degli uomini ma ha voluto il massimo sacrificio espiatorio da parte del Figlio suo. Questo è Gesù. Questa la sua legge. Questo il tracciato per giungere alla “conformità”. La legge di Gesù non ammette attenuanti né scusanti. L’amore trasformante deve essere amore totale, al massimo grado. Amare sempre, fino alla morte.
(Brano tratto dal libretto Quaresima – “Il cammino di conformità a Cristo Gesù” – di N.Giordano – Fonte preghiereperlafamiglia.it)
Signore, che non ti lasci vedere
se non dai cuori puri,
io cerco di capire, leggendo e meditando,
cosa sia e come possa conseguirsi
la vera purezza del cuore,
per diventare capace, grazie ad essa,
di conoscerti almeno un poco.
Il tuo volto Signore, ho cercato;
a lungo ho meditato nel mio cuore,
e dal mio meditare è scaturito un fuoco,
e il desiderio di conoscerti sempre più a fondo.
Quando spezzi per me il pane della Scrittura,
ti fai riconoscere, e quanto più ti conosco,
tanto più desidero conoscerti,
non più soltanto nella scorza della lettera,
ma nella percezione sensibile dell’esperienza.
Non chiedo questo, Signore, per i miei meriti,
ma per la tua misericordia.
Riconosco infatti di essere un indegno peccatore,
ma «anche i cagnolini si cibano delle briciole
che cadono dalla mensa dei loro padroni».
Dammi dunque, Signore, la caparra della futura eredità,
una goccia almeno di pioggia celeste
per rinfrescare la mia sete, perché ardo d’amore.
(Guigo II il Certosino)
Signore Gesù, ricordiamo la tua Passione e la tua Morte,
dalle quali sono venute a noi il perdono e la Grazia.
Ti offriamo la fatica e la lotta spirituale che oggi ci attende.
In particolare vogliamo offrirti il piccolo sacrificio che ci costa
ubbidire alla Legge dell’astinenza dalle carni.
Fa, Signore, che partecipando sulla terra alle tue sofferenze,
meritiamo di essere con Te nella gioia del Paradiso. Amen.
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