VENETO – “Il nostro giudizio su ‘Garanzia giovani ‘è positivo. Attraverso di esso si può offrire al giovane un pacchetto extra scolastico che offra una formazione ulteriore, concreta e mirata, non astratta, completata da un tirocinio. Insomma, un aiuto a eliminare quel gap che si riscontra tra il percorso scolastico e l’inserimento nel mondo del lavoro”. Lo dice a Sir Regione Monica Verzola, coordinatore dei servizi per il lavoro di Enaip Veneto, a proposito del fatto che è diventato operativo in Veneto “Garanzia giovani”, il progetto cofinanziato dall’Unione europea per prevenire la dispersione scolastica e formativa e accompagnare la ricerca di lavoro dei giovani tra i 15 e i 29 anni in tutti gli Stati membri con almeno il 15% di disoccupazione giovanile. Di parere diverso è Orazio Zenorini, presidente di Lavoro e Società, un’agenzia sociale fondata a Verona da otto soggetti tra cui Compagnia delle opere e Istituto Don Calabria. “In questo momento – spiega – vedo uno scollamento tra gli Youth Corner, come noi siamo, e le agenzie del territorio che dovranno gestire le attività. Il rischio è non accompagnare il giovane con un piano individualizzato, ma con un’offerta frammentata e standardizzata”. Fonte: Agensir