Italiae et Ecclesia

Verso gli onori degli altari suor Maria di Gesù Santocanale. Signora madre

Povera tra i poveri per condividere con i fratelli le difficoltà di ogni giorno. È Maria di Gesù Santocanale (1852-1923), fondatrice della congregazione delle suore cappuccine dell’Immacolata di Lourdes, che il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione delle cause dei santi, domenica 12 giugno, nella cattedrale di Monreale, beatifica in rappresentanza di Papa Francesco.

Carolina Concetta Angela nasce a Palermo il 2 ottobre 1852 da Caterina Stagno e da Giuseppe Santocanale, dei baroni della Celsa reale. Cresce circondata dall’affetto dei genitori e dei nonni, che la custodiscono con premura. È la primogenita di sei fratelli. Viene istruita nelle lettere, nel francese, nella musica, ma anche nel ricamo e cucito, e nei lavori di casa.


A sedici anni è una bella ragazza, sensibile, estrosa, intelligente. Ama curare il suo aspetto, ha il desiderio di amare. Ma Dio ha altri progetti su di lei. Nella Quaresima del 1869 l’ascolto della parola di Dio la trasforma. Carolina comincia ad apprezzare la bellezza della “verginità”. A 19 anni è chiamata al capezzale del nonno, morente a Cinisi (Palermo), dove incontra don Mauro Venuti, il sacerdote destinato divenire il suo direttore spirituale. La giovane non esita ad aprirgli l’animo e scopre che Dio la chiama a uno stato di maggiore perfezione. La sua risposta è pronta, decisa. A 21 anni il suo bisogno di contemplazione la spinge a pensare al monastero di Santa Caterina. Ma la profonda miseria materiale e spirituale vista a Cinisi, la sconvolgono.

Nel Terz’ordine francescano, Carolina individua la sua scelta di vita, perché in esso può fondere i suoi due ideali: di contemplazione, seguendo la mistica di Francesco d’Assisi, e di azione, aiutando i poveri. Il Signore, prima di renderla degna di tale missione, la purifica attraverso sedici lunghi mesi di malattia. Guarisce nel 1887 grazie all’aiuto di un medico, amico di famiglia, e l’intercessione di san Giuseppe; il 13 giugno veste l’abito religioso come terziaria francescana Non si chiamerà più Carolina, ma suor Maria di Gesù o «signora madre», come tutti la chiamavano a Cinisi.



Come Francesco si fa povera tra i poveri e con la bisaccia sulle spalle gira di porta in porta. Gesù Eucaristia è fondamento della sua vita: si fa ogni giorno pane che si spezza per ogni malato, per ogni bimbo, per le tante famiglie. Ciò che la rende speciale è il suo cuore di madre, la tenerezza e la signorilità che elargisce nel suo servizio. La giornata terrena di madre Maria di Gesù si conclude il 27 gennaio 1923, mentre tutti unanimi la dichiarano “santa”. 


Redazione Papaboys (Fonte L’Osservatore Romano, 12 giugno 2016)

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