Aprendo la plenaria, mons. Pontier ha detto che la famiglia quale cellula fondamentale della società e “portatrice di vita” ha bisogno di essere sostenuta, non di interventi legislativi che la rendono più fragile. L’intervento è stato dedicato in buona parte al tema del recente Sinodo straordinario dei vescovi e in particolare ad alcune questioni al centro del dibattito politico in Francia che saranno dibattute dall’assemblea: il cosiddetto matrimonio per tutti, la procreazione assistita, la gestazione surrogata e il fine vita.
L’immagine positiva di cui gode ancora la famiglia in Francia – ha sottolineato l’arcivescovo di Marsiglia nella sua prolusione – è oggi minacciata da “una cultura individualista, poco sensibile alle ripercussioni sugli altri delle scelte personali” che la rende più fragile. Ad essa – ha osservato – si è aggiunta una cultura che si lascia trascinare da una definizione senza fine di nuovi diritti individuali, senza valutare le conseguenze negative sulla concezione dell’uomo e sulla solidarietà necessaria alla vita sociale”. Così, lo sforzo legittimo di far avanzare la parità dei sessi “è arrivato al punto di dare legittimità a concezioni filosofiche militanti che negano la bella complementarietà portatrice di vita tra l’uomo e la donna, iscritta nella natura stessa di ciascun essere umano”.
Anche la natura del matrimonio viene stravolta: “Invece di trovare soluzioni adatte alle questioni poste da situazioni particolari, si vuole legiferare come se si dovesse imporre a tutti quello che viene rivendicato come utile o legittimo per qualcuno. Questo, spesso, nel disprezzo dei più deboli: da una parte i bambini nella fase iniziale della loro vita e, dall’altra, dei malati e degli anziani al termine della loro esistenza”. E’ il caso della procreazione assistita e della gestazione surrogata, dove, ha affermato mons. Pontier, “è evidente che si entra in un processo che considera il bambino come un bene di consumo qualsiasi”. Quanto al fine vita, il presidente dei vescovi francesi ha ribadito la posizione della Chiesa: ”L’accesso alle cure palliative deve essere reso possibile ed effettivo”.
Nell’intervento, ampio spazio è stato dato anche ai preoccupanti sviluppi dell’attualità internazionale: dalla guerra in Ucraina, al conflitto israelo-palestinese, al dramma dei cristiani e delle altre minoranze perseguitate in Medio Oriente. A questo proposito mons. Pontier ha espresso gratitudine ai musulmani francesi che hanno denunciato i crimini commessi dall’Is.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana
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