Categorie: Pax et Justitia

Vescovo nigeriano ha una visione di Cristo e dice che il rosario sconfiggerà Boko Haram

Il presule era riluttante a parlarne, ma ha sentito che lo Spirito Santo lo spingeva a guidare altri nella preghiera.

Un vescovo nigeriano afferma di aver visto Cristo in una visione e di sapere ora che il Rosario è la chiave per liberare il Paese dall’organizzazione terroristica islamista Boko Haram.

Il vescovo Oliver Dashe Doeme afferma di aver ricevuto un mandato divino per guidare altri nella recita del Rosario fino alla scomparsa del gruppo.

“Verso la fine dello scorso anno, mi trovavo nella mia cappella davanti al Santissimo Sacramento. Stavo recitando il rosario, e all’improvviso è apparso il Signore”, ha riferito il presule alla CNA il 18 aprile.

Nella visione, ha affermato, Gesù all’inizio non ha detto nulla, ma ha teso una spada verso di lui, che l’ha afferrata.

Non appena ho preso la spada, si è trasformata in un Rosario

”, ha confessato il vescovo, aggiungendo che Gesù gli ha detto tre volte: “Boko Haram è scomparso”.

“Non avevo bisogno di alcun profeta che mi spiegasse quel fatto”, ha detto. “Era chiaro che con il rosario saremmo stati capaci di espellere Boko Haram”.

Il vescovo ha detto che non voleva riferire a nessuno l’accaduto, ma ha sentito che lo Spirito Santo lo “stava spingendo a farlo”.

Ha iniziato con i sacerdoti della sua diocesi, e poi lo ha detto ai partecipanti al congresso #WeAreN2015, svoltosi dal 17 al 19 aprile a Madrid (Spagna). L’evento era promosso dai gruppi cattolici spagnoli hazteoir.org e CitizenGo per raccogliere idee su come preservare la presenza cristiana in Nazioni in cui i cristiani vengono perseguitati.

Il vescovo Dashe guida la diocesi di Maiduguri, nello Stato nigeriano nordorientale di Borno. Nel 2009 guidava circa 125.000 cattolici. Dopo un’ondata di violenza da parte del gruppo islamista chiamato Boko Haram, oggi “ne restano solo 50.000-60.000”, ha confessato.

La maggior parte di coloro che se ne sono andati ha cercato rifugio in zone più sicure della Nigeria. Alcuni stanno tornando a casa man mano che le forze armate di Nigeria, Ciad e Camerun liberano le loro case.

Nel 2014 il gruppo Boko Haram è diventato famoso in tutto il mondo per aver rapito quasi 300 ragazze di una scuola nello Stato di Borno. Il 7 marzo scorso, cinque attentatori suicidi hanno ucciso 54 persone e ne hanno ferite quasi il triplo nella capitale dello Stato, Maidaguri, dove il vescovo vive e lavora.

Nei primi tre mesi di quest’anno, il gruppo ha ucciso mille persone in tutta la Nigeria, secondo lo Human Rights Watch, che riferisce che le violenze perpetrate da Boko Haram dal 2009 sono costate la vita a oltre 6.000 persone.

Un mese fa, il gruppo ha giurato fedeltà all’ISIS, noto anche come Stato Islamico, che l’estate scorsa ha lanciato una campagna sanguinosa in Iraq e Siria.

Il vescovo Dashe ha appena completato un “tour di consolazione” alle comunità della sua diocesi, promuovendo il perdono e la perseveranza nella fede. Il presule crede che Gesù gli abbia chiesto di diffondere la devozione al rosario per aiutare a raggiungere questi obiettivi.

“Forse è per questo che lo ha fatto”, ha detto riferendosi a Gesù nella sua visione.

Il presule ha affermato di essere profondamente devoto alla Madre di Cristo. “Non scherzo mai con ‘Mamma Maria’. So che è qui con noi”.

Non è l’unico vescovo nigeriano a mettere il futuro del suo Paese nelle mani di Maria. La Conferenza Episcopale della Nigeria ha infatti consacrato il Paese alla Madonna due volte negli ultimi anni.

Il vescovo Dashe crede che un giorno la sua diocesi si riprenderà del tutto e crescerà grazie alla sua intercessione.

“Questi terroristi pensano che bruciando le nostre chiese e dando alle fiamme le nostre strutture distruggeranno il cristianesimo. Non succederà mai”, ha detto a varie centinaia di persone nel congresso #WeAreN2015.

“Potrà volerci qualche mese o qualche anno, ma alla fine diremo ‘Boko Haram è scomparso’”.

Il presule ha poi detto alla CNA che “la preghiera, e soprattutto la recita del rosario, è ciò che ci libererà dalle grinfie di questo demone, il demone del terrorismo”.



A cura di Redazione Papaboys fonte: Aleteia

Guarda i commenti

  • Vero. Il vescovo sappia che mentre lungo le strade di Roma si recitavano rosari, nello stesso momento a Lepanto il vento, fino a quel momento contrario, girava a favore delle navi cristiane!

  • Recitare il Santo Rosario non vuol solo dare onore a Maria Santissima, ma significa soprattutto lodare e glorificare il Padre, che per mezzo di questa Sua Creatura unica ha potuto realizzare la Salvezza dell'uomo. E il peccato allontana dal Padre, il Rosario Lo avvicina. Benedetto sia Dio Padre...

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