G20: rilanciare la ripresa e creare posti di lavoro. E’ questa l’emergenza mondiale su cui tra oggi e domani sono a lavoro i grandi della Terra, riuniti al G20 in Australia, in una Brisbane blindata e deserta. Diverse le proposte già arrivate sui temi economici da Unione europea e Fondo Monetario Internazionale. Denso il programma che vede in primo piano anche le questioni climatiche e i dossier più scottanti come l’Ucraina e l’Ebola. Il servizio di Gabriella Ceraso per la Radio Vaticana:
Fermarsi a “dichiarazioni di principio” sarebbe increscioso, servono “soluzioni alle crisi” che colpiscono il mondo. Risuona forte in apertura dei lavori del G20 in Australia l’auspicio espresso martedì da Papa Francesco, mentre i grandi della Terra mettono nero su bianco le questioni da discutere. Le priorità, che il premier australiano Abbott ha garantito entreranno nel documento finale, sono crescita e creazione di posti di lavoro, già al centro di bilaterali preliminari che hanno visto protagonista l’Italia di Renzi. Al vaglio c’è un piano da 2000 miliardi di dollari per crescere del 2% in 5 anni anche grazie agli investimenti specie in infrastrutture, con la partecipazione di capitale privato.
Una reazione forte e maggiori sinergie, le invocano il Fmi e l’Unione europea che annuncia,con l’esordiente presidente della Commissione Junker, un pacchetto di investimenti del valore di 300 miliardi di euro e una sorta di cabina di regia in accordo co la Bce. Ma a Brisbane c’è anche altro: il clima innanzitutto, con la proposta americana di un contributo di 3 miliardi ai Paesi piu’ poveri e poi il dossier Ucraina.
Il presidente Russo Putin vedrà il premier italiano ma non Barak Obama che già ha ribadito:” l’aggressione di Mosca minaccia il mondo”. Non da ultimo la questione Ebola: a Brisbane l’appello viene dal segretario delle Nazione Unite, Ban ki Moon che chiede ai grandi della Terra più sforzi per evitare la crisi alimentare a partire dall’Africa.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana