Nuovo video del sedicente Stato Islamico. Nel filmato protagonista è ancora l’ostaggio britannico John Cantlie che, usato questa volta come reporter da Kobane, al confine tra Siria e Turchia, smentisce i media occidentali: la città – spiega – è controllata dai jihadisti. Intanto in seguito all’intensificarsi dei raid la campagna aerea contro il Califfato ha raggiunto il costo di 8,3 milioni di dollari al giorno.
Indosso una tunica nera, barba rada, capelli più lunghi rispetto al precedente filmato, dice di trovarsi a Kobane: città al confine tra Siria e Turchia, teatro di combattimenti nelle ultime settimane. L’ostaggio John Cantlie, da circa due anni nelle mani dell’Is, parla come fosse un reporter nel nuovo video che lo vede protagonista.
Il filmato lungo 5 minuti e 32 secondi si intitola “Dentro Ayn al’Islam” ovvero “dentro Kobane”, ribattezzata l’ occhio dell’islam dai jihadisti. La città, “cuore della zona di sicurezza dei curdi del Pkk”, secondo l’ostaggio sarebbe ormai controllata interamente da quelli che definisce i mujaheddin a dispetto di quanto riportato dai media occidentali.
Cantlie denuncia inoltre la grande perdita economica degli Usa nel condurre i raid anti Is. Questi ultimi, intensificati nell’ultimo mese, hanno raggiunto, per stessa ammissione degli Stati Uniti il costo di 8,3 mln di dollari al giorno: un milione in più rispetto alle stime iniziali.
Ed è stallo sul dispiegamento dei peshmerga, i combattenti curdi, a Kobane: attenderebbero, secondo il governo del Kurdistan iracheno, il solo via libera della Turchia. Intanto l’Is minaccia di morte i circa 30 jihadisti britannici che pentiti o spaventati vorrebbero ora rientrare dalla Siria e dall’Iraq nel Regno Unito, ma per Londra sono potenziali terroristi.
Ascolta il servizio audio di Paolo Ondarza per la Radio Vaticana a questo link:
http://it.radiovaticana.va/news/2014/10/28/nuovo_video_is_lostaggio_gb_cantlie_sono_a_kobane/1109581