I canali della Tv statale cubana hanno trasmesso a reti unificate il videomessaggio del Pontefice. “Mi fa molto bene e mi aiuta molto – ha affermato Papa Francesco – pensare alla vostra fedeltà al Signore e al coraggio con cui affrontate le difficoltà di ogni giorno, all’amore con cui vi aiutate e sostenete nel cammino della vita. Grazie per questa testimonianza così preziosa”.
Ciò che voglio dire – sottolinea il Papa – è “un messaggio molto semplice”, ma “importante e necessario: Gesù vi ama moltissimo, Gesù vi ama sul serio. Egli vi porta sempre nel suo cuore, Lui sa meglio di chiunque altro ciò che è necessario a ognuno, ciò cui aspira, qual è il suo desiderio più profondo, come è il nostro cuore
”. E “quando non ci comportiamo come si aspetta, sempre ci resta accanto, pronto ad accoglierci, a confortarci, a darci una nuova speranza, una nuova possibilità, una nuova vita”, perché “non ci abbandona mai”.Il Papa ringrazia i fedeli cubani che si stanno preparando con la preghiera per questa visita: “Abbiamo bisogno di pregare” – afferma – di “questo contatto con Gesù e Maria”. La preghiera semplice che stanno ripetendo molte volte al giorno è quella imparata sin da piccoli: “Sacro Cuore di Gesù rendi il mio cuore simile al tuo”. “E’ bello – dice il Papa – avere un cuore come quello di Gesù per saper amare come Lui, perdonare, dare speranza, accompagnare”.
Vengo a Cuba – ribadisce il Papa – “come missionario della misericordia” e “della tenerezza di Dio” e per incoraggiarvi “ad essere missionari dell’amore infinito di Dio”. Quindi lancia la sua esortazione: “Che a nessuno manchi la testimonianza della nostra fede, del nostro amore. Che tutto il mondo sappia che Dio perdona sempre, che Dio è sempre accanto a noi, che Dio ci ama”.
Alla fine del videomessaggio il Papa affida questo viaggio e tutti i cubani alla Vergine della Carità del Cobre, Patrona di Cuba. Mi recherò al Santuario che la venera – conclude – “come un bambino che desidera arrivare alla casa della madre
”.
Testo integrale del videomessaggio del Papa ai cubani
Cari fratelli!
Mancano ormai pochi giorni al mio viaggio a Cuba. Per tale motivo, desidero inviarvi un saluto fraterno prima di incontrarvi personalmente. Vi visiterò per condividere la fede e la speranza, affinché ci fortifichiamo a vicenda nel seguire Gesù. Mi fa molto bene e mi aiuta molto pensare alla vostra fedeltà al Signore, al coraggio con cui affrontate le difficoltà di ogni giorno, all’amore con cui vi aiutate e sostenete a vicenda lungo il cammino della vita. Grazie per questa testimonianza così preziosa.
Da parte mia, vorrei trasmettervi un messaggio molto semplice, ma penso che sia importante e necessario. Gesù vi ama tantissimo, Gesù vi ama sul serio. Lui vi porta sempre nel cuore. Lui sa meglio di nessuno ciò di cui ognuno ha bisogno, ciò che anela, quale è il suo desiderio più profondo, come è il nostro cuore; e Lui non ci abbandona mai, e anche quando non ci comportiamo come Lui si aspetta, rimane sempre al nostro fianco, pronto ad accoglierci, a darci conforto, a darci una nuova speranza, una nuova opportunità, una nuova vita. Lui non se ne va mai. Lui c’è sempre.
So che vi state preparando per questa visita con una preghiera. Vi ringrazio infinitamente. Abbiamo bisogno di pregare. Abbiamo bisogno della preghiera. Quel contatto con Gesù e con Maria. E mi rallegro molto che, seguendo il consiglio dei miei fratelli Vescovi di Cuba, ripetiate più volte quella preghiera che abbiamo imparato da bambini: “Sacro Cuore, fai che il mio cuore sia simile al tuo”. È bello avere un cuore come quello di Gesù, per saper amare come Lui, perdonare, dare speranza, accompagnare.
Voglio stare in mezzo a voi come missionario della misericordia, della tenerezza di Dio, ma consentitemi di incoraggiare anche voi affinché siate missionari dell’amore infinito di Dio. A nessuno manchi la testimonianza della nostra fede, del nostro amore. Tutto il mondo sappia che Dio perdona sempre, che Dio è sempre al nostro fianco, che Dio ci ama.
Mi recherò anche al Santuario della Vergine del Cobre come un pellegrino qualsiasi, come un figlio che desidera arrivare alla casa della Madre. A Lei affido questo viaggio e Le affido anche tutti i cubani. E, per favore, vi chiedo di pregare per me. Gesù vi benedica e la Madonna Santa vi protegga.
Grazie.
A cura di Redazione Papaboys fonti: Radio Vaticana / Conferenza Episcopale Cubana
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