E’ stato distrutto con gli esplosivi il crocefisso del cimitero della parrocchia di Dong Chiem, a Hanoi. E i fedeli, richiamati sul posto dal boato sono stati caricati e picchiati dalla polizia. Due giovani, feriti, sono stati portati via, ma non è stato reso noto quanti altri siano stati lesi.
E’ quasi un bollettino di guerra quello diffuso dall’arcidiocesi di Hanoi: “La polizia ha attaccato la parrocchia nella prima mattina di oggi, mentre il parroco e il suo aiuto erano all’annuale ritiro all’arcivescovado. Circa 500 agenti di polizia, in tenuta antisommossa e con un gran numero di cani sono stati spiegati nella zona per proteggere un gruppo di genieri dell’esercito, impegnati ad abbattere un grande crocefisso eretto su un masso all’interno del cimitero della parrocchia”.
L’attacco è cominciato alle tre di notte, con l’esplosivo. “Udendo lo scoppio – ha raccontato il parroco, padre Joseph Nguyen Van Huu – i fedeli sono accorsi sul luogo per difendere il loro crocefisso, ma sono stati bloccati dalla polizia, che ha tentato di respingerli. Almeno due parrocchiani sono stati feriti e portati via”.
I fedeli hanno riferito di essere stati oggetto di lanci a breve distanza di gas lacrimogeni, mentre erano inginocchiati in preghiera e chiedevano ai funzionari di polizia di fermare la distruzione. Alcuni sono stati bastonati. Non è stato riferito il numero di colro che sono stati colpiti.
Quanto avvenuto a Hanoi richiama alla mente ciò che è accaduto il 5 novembre nella parrocchia di
Bau Sen, nella diocesi di Vinh, quando agenti antisommossa e bulldozer furono usati per rimuovere una statua della Vergine da un cimitero cattolico. di Francesco Rossi