Ecco chi erano i vigili del fuoco morti a Quargneto: Matteo, Marco e Antonio
Quargnento – Quello di questa notte doveva essere un intervento semplici per i “nostri” vigili del fuoco e invece l’esplosione di alcune bombole di gas collocate all’interno della cascina, ha fatto sì che i tre pompieri volassero in cielo.
Ecco chi erano gli eroi caduti:
Matteo Gastaldo – L’ultimo ad essere estratto dalle macerie, intorno alle 8 di questa mattina. Matteo aveva 46 anni e sei anni fa aveva collaborato assieme a un’altra delle vittime dell’esplosione, Marco Triches alle operazioni di soccorso per salvare una donna che aveva tentato di suicidarsi gettandosi in un pozzo. Dopo gli studi all’alberghiero di Casale Monferrato aveva iniziato la carriera nelle forze dell’ordine e aveva preso casa a Gavi, con la sua famiglia e una bambina piccola.
Marco Triches – Aveva la passione della fotografia. Marco, 38 anni, sposato e con un figlio da accudire, raccontava il suo lavoro attraverso l’obiettivo di una macchina fotografica. Era originario di Alessandria e aveva frequentato l’istituto superiore Alessandro Volta. Alcuni anni si è impegnato nelle operazioni ad Arquata del Tronto dopo il terremoto.
Antonio Candido – Era il più giovane delle tre vittime: aveva 32 anni. Figlio di un vigile del fuoco, Antonio Candido, detto Nino, aveva solo 30 anni, originario di Reggio Calabria, ed era entrato da poco nel Corpo dei Vigili del fuoco e assegnato al Comando provinciale di Alessandria. Suo padre, Angelo è caporeparto in servizio nel Comando provinciale di Reggio Calabria. Il giovane si era sposato ad agosto del 2018. Anche una sua zia lavora negli uffici amministrativi del Comando provinciale di Reggio Calabria. La famiglia Candido risiede nel quartiere «Spirito Santo» di Reggio Calabria. Il padre della vittima, appena appresa la notizia, è partito per il Piemonte.
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