COME UN DESERTO
A volte sento
come un deserto la mia casa,
con i figli che crescono e se ne vanno.
Come un deserto il mio cuore, disilluso dall’amore
e rassegnato al ripetersi di giorni sempre uguali.
Come un deserto, anche la mia fede in te.
Disorientata dal ripetersi dei miei errori,
sempre quelli, nonostante ogni mio sforzo.
E «nel mio sgomento,
mi sento esclusa dalla tua presenza».
Perché incapace di provare entusiasmo per la vita
e di dare amore a chi mi circonda.
In me nulla di bello da dare agli altri!
Solo questo deserto che avanza nell’anima.
Ma tu lodi «l’insistenza» di chi ti supplica
perché sei un Dio che non sempre
realizza i nostri desideri.
Ma sempre mantiene le sue promesse.
«Chiedete e otterrete… non temere…
continua solo ad aver fede…
con la perseveranza salverete le vostre anime…».
Perseveranza è continuare a credere.
Sapendo che nel deserto ci sei tu.
Anzi, sei proprio tu
«che mi stai attirando nel deserto».
Per liberarmi da ciò che è di passaggio
e «parlare al mio cuore».
Solo tu puoi far fiorire la speranza
e «far nascere sorgenti nel deserto».
E allora affido a te lo stato del mio cuore,
perché so che mi conosci profondamente
e soprattutto mi ami profondamente.
Solo «tu puoi cambiare il mio lamento in danza».
E far sì che «non prevalga in me il mio sentimento,
ma la forza del tuo amore».
Credo che «hai fatto bene ogni cosa».
Anche questa fase della mia vita!
Che può risorgere e trasfigurarsi.
Se la vivo vicino a te.
Ogni giorno.
«Devi amare te stesso. Devi perdonarti. Avere pazienza, fiducia nei tuoi confronti. La fede, la speranza e la carità, è bene esercitarle anche verso di te. Hai il preciso dovere di “farti prossimo” verso quel poveraccio che sei tu. Ti viene richiesto di rispettare e amare te stesso come “qualsiasi altro povero membro del corpo mistico di Cristo”, secondo l’espressione di G. Bernanos.
Più che scaraventarti addosso il disgusto (che rappresenta l’eccesso opposto dell’autocompiacimento), è utile che porti serenamente il tuo peso, accetti i tuoi limiti. E, al più piccolo incidente, al primo – o ennesimo – infortunio, non pensare subito che la convivenza è impossibile. Cerca di essere fedele a te stesso, nonostante i tradimenti e gli sgarbi che ricevi dalla parte peggiore di te. Convinciti. Non potrai essere fedele né a Dio né a un’altra persona, se non imparerai a essere fedele a te stesso». Alessandro Pronzato
«Il nostro deserto: vivere con la disperazione sempre davanti, ma non consentirvi. Calpestarla con la speranza che abbiamo nella Croce. Muoverle guerra incessantemente. Questa lotta è il nostro deserto. Se la condurremo con coraggio, ci troveremo a fianco Cristo. Se non sappiamo affrontarla, non lo troveremo mai». Thomas Merton
«Non ho più niente, ma ho ancora il cuore e con quello posso sempre amare». Beata Chiara Luce Badano
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La riflessione e preghiera è scritta da Stefania Perna ed è contenuta nel libro ’50 preghiere per cercatori di speranza’
50 PREGHIERE PER CERCATORI DI SPERANZA
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