Rammenti la scena pietosa dinanzi al sepolcro di Lazzaro? Lazzaro muore e Gesù è lontano. Quando viene a Betania, Lazzaro è sepolto da quattro giorni, cadavere putrefatto. Gesù che amava tanto quel caro amico, si fa condurre al suo sepolcro. Piange, freme in ispirito e poi alza gli occhi al cielo; prega e grida: – Lazzaro, vieni fuori. – E Lazzaro ritorna alla vita.
Sai tu, perché Gesù dinanzi al cadavere di un amico piange, freme, prega? Perché Lazzaro era già cadavere. Ecco la tua immagine quando ti addormenti nel peccato mortale. Non bastano più gli inviti dell’angelo custode, le preghiere della mamma, i consigli degli amici, le correzioni del confessore. Ci vuole un miracolo di Gesù. È Gesù stesso che deve piangere, deve fremere, deve pregare per te, deve alzare la sua voce. E tu così facilmente ti abbandoni al peccato mortale?
Non ricordi come Dio ha punito Adamo ed Eva? Non temi i rigori dell’inferno, giusto castigo del peccato? Non piangi davanti al Cuore di Gesù che muore in croce per te, per cancellare i tuoi peccati?
– Ebbene, con un peccato mortale perdi tutto, tutto è perduto. Tu sei sensibile a tutti gli affetti più teneri e delicati. Non senti dunque più nulla ad offendere Dio, a calpestare la sua volontà, a metterlo di nuovo in croce? Sulla tua fronte è scolpita l’immagine di Dio e tu la strappi per gettarla nel fango?
Egli ti presenta il suo Cuore e tu lo metti sotto i piedi per calpestarlo. Ma pensa un po’… se Gesù ti mandasse una sofferenza, una malattia. Non sai che anche le disgrazie temporali spesse volte sono un castigo del peccato? – Gesù passa e ti grida: O anima, sorgi dal sepolcro in cui sei caduta. Detesta il tuo peccato, confessalo, lavora a distruggerlo, mettiti sul buon sentiero. Perché non vorrai ascoltare l’invito pietoso del Cuore di Gesù? Perché vorrai continuare nei tuoi peccati? Non sai che quell’amicizia, quell’odio, quella lettura, quel divertimento, quella passione, ti fanno perdere la serenità, ti conducono all’inferno?
Vuoi vivere nel peccato? Nel peccato morrai.