Alla manifestazione erano presenti, tra gli altri, il Primate anglicano Justin Welby, che, nella stessa giornata di ieri, ha ricevuto a Lambeth Palace diversi esponenti delle Chiese cristiane mediorientali con i quali ha pregato per le minoranze perseguitate nella regione. Al termine della preghiera, l’arcivescovo di Canterbury ha invocato un’azione immediata perché gli orrori in Iraq e in Siria non rimangano impuniti.
“Assistiamo a un’ideologia religiosa estrema che non conosce limiti nelle persecuzioni contro coloro che hanno culture e religiose diverse”, ha detto. “Chi promuovere questa intolleranza deve essere fermato e i responsabili della violenza devono rispondere dei loro atti”. Il Medio Oriente che è “la culla del cristianesimo”, ha quindi sottolineato il rev. Welby corre oggi il gravissimo “pericolo di perdere una parte insostituibile della sua identità, patrimonio e cultura”.
Intervenendo alla Veglia di preghiera interreligiosa, il Primate anglicano ha anche esortato tutte le comunità religiose britanniche “a reagire” alla nuova escalation di aggressioni contro musulmani ed ebrei registrata in questi ultimi mesi nel Paese. “Queste violenze devono finire perché siamo tutti esseri umani”, ha detto. (Fonte: Radio Vaticana)
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